giovedì 30 maggio 2013

CORLEONE: CAPITALE MONDIALE DELLA LEGALITA.

La Città di Corleone, guidata da Lea Savona, sindaco eletto nel 2012, è ufficialmente candidata ad essere la Capitale Mondiale della Legalità.

Corleone – Il 23 maggio 2013, giornata dedicata all’anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio di 21 anni fa, dove persero la vita i magistrati Falcone e Borsellino con gli uomini della scorta, sotto il cartello di Corleone, ne è stato posizionato un altro: “Capitale mondiale della legalità”, nella riga successiva si può leggere: “Non fare niente di illegale”.


“L’Associazione Scelte Giovani”, afferma Didider Pellissier, presidente, “nell’ambito del progetto Stare insieme per la legalità, ha individuato nella Città di Corleone una candidata ideale per la promozione della cultura della legalità in Italia e nel mondo. Corleone è dei Corleonesi”, continua Pellissier, “appartiene a coloro che hanno scelto di affrontare l’illegalità ‘Alla luce del sole’, come direbbe don Pino Puglisi”.
Nelle motivazioni del comitato si legge:
Ci auspichiamo che questa candidatura, appoggiata anche dalla presidenza del Consiglio Regionale della Regione Valle d’Aosta, possa dare merito ai Corleonesi, all’Amministrazione Comunale, alle associazioni di volontariato attive sul territorio, ai consorzi locali che gestiscono i beni confiscati alla mafia, agli studenti e agli insegnanti, senza tralasciare l’importante impulso e guida della Parrocchia, dei Sindacati, delle forze dell’ordine e di tutte le istituzioni che unite, sono coinvolte nella grande sfida di riformare sociale.

Un altro cartello più piccolo recita:
Gli “atti illegali” sono azioni proibite dalla legge o da regolamenti ufficiali che sono il prodotto di governanti, corpi legislativi e giudici. Di solito sono scritti sotto forma di codici legali. In una società ben ordinata, questi codici vengono pubblicati e resi noti a tutti. In una società torbida, e spesso dominata dal crimine, è necessario consultare un avvocato o fare un addestramento speciale per conoscerli tutti: una società di questo tipo dirà che “la legge non ammette ignoranza”.
Tuttavia, ogni membro della società, sia giovane che vecchio, ha la responsabilità di informarsi su ciò che quella società considera un “atto illegale”. Ci sono persone a cui ci si può rivolgere ed esistono biblioteche dove ottenere tali informazioni.
Un “atto illegale” non è disobbedire ad un ordine qualsiasi come ad esempio: “Vai a letto”. È un’azione che, se commessa, può provocare una punizione da parte di un tribunale e dello stato: essere messi alla berlina dalla macchina di propaganda dello stato, essere multati o addirittura imprigionati.
Quando si commette qualcosa di illegale, piccolo o grande che sia, ci si rende vulnerabili ad un attacco da parte del governo. Che si venga catturati o meno, quando si commette un’azione illegale si indeboliscono le proprie difese.
Quasi tutte le cose di valore che si cerca di realizzare possono essere fatte in modi perfettamente legali.
La strada “illegale” è una scorciatoia pericolosa e che fa sprecare tempo. Di solito risulta che non vale la pena compiere azioni illegali per gli immaginari “vantaggi” che ne deriverebbero.
Lo stato ed il governo hanno piuttosto la tendenza ad essere macchine non pensanti. Vivono e lavorano su leggi e codici. Sono programmati per annientare, attraverso i loro canali, l’illegalità. Come tali, possono essere nemici implacabili, inflessibili in materia di “atti illegali”. Il fatto che una cosa sia giusta o ingiusta non conta di fronte alle leggi e ai codici. Contano solo le leggi.
Quando ti rendi conto o scopri che le persone attorno a te stanno commettendo “atti illegali”, devi fare ogni cosa in tuo potere per farle desistere. Anche se non sei nemmeno partecipe alla cosa puoi pur sempre subirne le conseguenze. Il contabile della ditta falsifica i libri: se questo provocasse dei guai, la ditta potrebbe fallire e tu potresti perdere il tuo posto di lavoro. Queste sono circostanze che possono incidere gravemente sulla tua sopravvivenza.
Come membro di un gruppo soggetto alla legge, incoraggia una pubblicazione chiara delle leggi, in modo che siano conosciute. Sostieni qualsiasi tentativo politico legale per ridurre, chiarire e codificare le leggi che si applicano al tuo gruppo. Aderisci al principio che tutti gli uomini sono uguali di fronte alla legge, un principio che, in quel momento storico, all’epoca tirannica dell’aristocrazia, fu uno dei più grandi avanzamenti sociali nella storia umana e non deve essere dimenticato.
Assicurati che i bambini e le persone acquisiscano conoscenza di ciò che è “legale” e di ciò che è “illegale” e rendi noto, anche solo con uno sguardo severo, che non approvi gli “atti illegali”.
Coloro che li commettono, anche quando la “fanno franca”, vengono comunque indeboliti di fronte alla potenza dello stato.
La paura di essere colti in fallo non fa parte della via della felicità.

 
Insieme per la legalità
 
A sostegno dell’iniziativa:

Presidenza Consiglio Regionale della Valle d’Aosta
Associazione Scelte Giovani
Laboratorio Sant’Anselmo per il pluralismo religioso e culturale
Fondazione della Via della Felicità
Fondazione degli Amici di L. Ron Hubbard
 

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