Aosta,
11 novembre 2014 - Gherardo Colombo parla ai giovani. Incontro
organizzato per iniziare un percorso di legalità per i giovani della
Valle d'Aosta. Al centro del dibattito: le regole e la libertà.
Una sintesi della mattinata trascorsa in compagnia di Gherardo Colombo è proposta dall'ANSA a questo collegamento: http://bit.ly/1uiKwXR
AostaSera scrive:
Gherardo
Colombo, ex magistrato, ormai con i giovani ha un rapporto
privilegiato, scorrevole, piacevole. Sta in mezzo a loro, porge loro
il microfono, pone domande, attende risposte. Gherardo ha trovato un
dialogo vincente per parlare di regole, di libertà, di
trasgressione: mettere i giovani sullo stesso piano degli adulti,
rendendoli protagonisti, ponendoli su un piano di interlocuzione,
cercando in loro un pensiero critico.
Tra le migliaia di giovani delle scuole superiori incontrati in questi ultimi anni si aggiungono i 209 alunni valdostani e 16 insegnanti che questa mattina dalle ore 10 hanno potuto confrontarsi con lui nel Salone di Palazzo regionale grazie all’iniziativa organizzata dall’Assessorato regionale all’Istruzione in collaborazione con l’Associazione “Scelte giovani” guidata dal giovane Didier Pellissier.
“Gli
adulti in questo momento non sono un buon esempio, dateglielo voi”
dice spesso Gherardo che lavora per rendere proprio le giovani
generazioni cittadini consapevoli dei diritti e delle responsabilità
individuali. L’ex magistrato ama parlare ai giovani e gli strumenti
per farlo non gli mancano “Credo che per parlare ai giovani siano
necessario puntare sui contenuti e il metodo che si utiliza. I
ragazzi devono sentirsi protagonisti, non possono essere spettatori
come invece spesso li fanno essere gli adulti. Per essere
protagonisti è necessario che esista un dialogo attraverso il quale
ci si possa sentire su un piano di interlocuzione: per cui si riceve
ma anche si da, e si propone. Può essere manifestato un pensiero
critico e quindi una dialettica che con i giovani di solito non c’è.
Per quel che riguarda i contenuti io credo sia proprio necessario
riuscire a focalizzare il senso e significato vero delle parole.
Parleremo di regole, libertà, trasgressione e proprio sul
significato della parola regola esiste secondo me una confusione
notevolissima. Per questo Paese, per gli adulti, per i ragazzi è
necessario fare un po’ di chiarezza. Le regole sono viste come una
sorta di obblighi e invece dalle regole nascono anche i nostri
diritti…”.
Se i ragazzi
si aspettavano quindi di essere platea passiva hanno dovuto
ricredersi fin da subito poiché Gherardo ha preso il microfono, si è
staccato dalla cattedra, ha scherzato con loro spezzando così quel
muro che spesso si crea tra istituzioni, adulti e giovani. “Per
parlare devo stare in mezzo a voi – ha detto lasciando alle sue
spalle, dietro il tavolo conferenze, Presidente della Regione,
Augusto Rollandin e Assessore alla Cultura, Emily Rini – lassù non
va bene, quello è un muro, è il potere, è l’istituzione”. E
così è partito a parlare di regole, su quali siano quelle da
seguire e quali no, in un incontro ricco di sfumature, di analisi e
consapevolezze. Un viaggio nella parola, nelle regole, nelle
convenzioni, tra suggestioni importanti lanciate come strumento di
analisi e bagaglio da portare con sé nella vita.
di Moreno
Vignolini
(fonte:http://www.aostasera.it/articoli/2014/11/11/33849/gherardo-colombo-in-mezzo-a-200-studenti-parla-di-regole-e-diritti)
Dalla Regione:
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